MASTERING
Se sei su questo sito, probabilmente hai dei mix finiti, ma hai bisogno del mastering per poter finalmente distribuire la tua musica.
Ma che cos’è il mastering?
E’ l’ultimo, fondamentale processo di finalizzazione audio di un brano prima della sua distribuzione, che sia essa fisica o digitale. E’ la fase definitiva di produzione di uno o più brani, che permette tramite un’accurata regolazione di equalizzazione, range dinamico, apertura stereo, enfatizzazione di armonici e conversione digitale dedicata, la corretta riproduzione della traccia sui vari dispositivi o piattaforme di ascolto oggi disponibili sul mercato.
Prova gratuita di un brano
LAMBIC ti permette di verificare la qualità dei nostri servizi, offrendoti un mastering gratuito della durata quasi integrale del tuo mix.
Dovrai semplicemente inviare il tuo file audio stereo, tramite Dropbox o Wetransfer, alla nostra email info@lambic-mastering.com, e in un paio di giorni lavorativi riceverai il master per verificarlo.
Audio CD
Per poter distribuire i tuoi brani su un album formato CD, è indispensabile effettuare nell’ultima fase di mastering, la conversione nella risoluzione audio del supporto: 44,1 KHz / 16 bit, e codificare l’intero lavoro in un DDP (Disc Description Protocol) da inviare all’impianto di stampa. Il DDP contiene sia il materiale audio, sia i metadati (artista, nome tracce, genere…), sia l’elenco delle tracce con relativa durata e gli spazi tra una traccia e l’altra, infine i codici ISRC di catalogazione internazionale. Il tutto compresso in un unico file, che LAMBIC vi manderà via e-mail e che potrete aprire con dei software gratuiti, per verificare il disco esattamente nel formato in cui verrà stampato dall’impianto di duplicazione, evitando così spiacevoli sorprese una volta stampato. Steinberg rende scaricabile gratuitamente un lettore DDP sul sito ufficiale.
Digital Store / Streaming
Il trend di distribuzione musicale si conferma sempre più a favore del formato digitale, nei sempre più numerosi digital stores (iTunes, Amazon Music) e servizi di streaming (Spotify, Deezer, YouTube). Negli ultimi anni, queste piattaforme hanno (giustamente) richiesto un incremento della qualità audio dei prodotti caricati, esigendo uno standard qualitativo sia per quanto riguarda la frequenza di campionamento, sia in merito al loudness (percezione dell’intensità sonora), quest’ultima spesso portata a livelli esagerati, livellando l’escursione dinamica e compromettendo il piacere d’ascolto. Queste piattaforme di distribuzione ricodificano i file nel momento del caricamento, ed è quindi fondamentale preparare i master con delle caratteristiche ad hoc, in modo da evitare eccessive compressioni e perdita di qualità.
Vinile
Anche per la duplicazione del tuo master in formato vinile, è opportuno prendere degli accorgimenti. Ci sono dei limiti di RMS (intensità media) e dei filtri di equalizzazione, sia per frequenze basse che per le alte, che sono fondamentali per non procurare distorsione dovuta ad una lettura non corretta della puntina. Anche la quantità di segnale stereo rispetto a quella mono deve rientrare in un limite consentito, per evitare il salto della puntina. Infine, è sconsigliabile incidere più di 24 minuti per lato su un 33 giri, proprio per non perdere qualità e tenere entro limiti accettabili rumori e crepitii. Non è obbligatorio creare il mastering per vinile dai mix: se si è già in possesso del master per CD o distribuzione digitale, è possibile modificare quest’ultimo e renderlo ottimale per la duplicazione in vinile, apportando le dovute correzioni.